Aria nuova al GREST 2021
Nulla di nuovo, sembrerebbe, rispetto all’anno scorso, ma circola tra piccoli e grandi un’aria nuova. Giochi, canti, balli, rispetto rigoroso delle norme sanitarie, ma qualcosa sembra cambiato fra i “grestini”. È nata una sorta di nuova complicità, soprattutto nelle relazioni con gli adulti.
C’è l’assalto alla merenda da condividere e non da consumare ognuno con il suo sacchettino. Soprattutto, ci sono le “grestone” che tagliano panini, li spalmano generosamente di Nutella e marmellata o li farciscono con salame e formaggio e, alla fine, ritirano con soddisfazione i vassoi vuoti.
Ma è il bar il vero osservatorio del GREST: il caffè mattutino, qualche biscottino per dare carica, risate e battute prima di iniziare le attività. E la battaglia dell’acqua? Arrivano a chiederla i grandi, con un sorriso sornione, morti di sete: l’acqua del bar è fresca, più buona nella sua bottiglia di plastica.
Il bar è anche il punto di riferimento per chi ha un po’ di nostalgia di casa o per qualche birichino/a che non vuole stare alle regole. Qui trovano coccole e, se serve, anche qualche consiglio.
All’uscita, invece, è la volta dei nonni o dei papà. Bevono qualcosa, si raccontano del lavoro o le prodezze dei loro figli e nipotini: è un bel momento per ritrovarsi.
Cosa succede, invece, sotto il gazebo dell’accoglienza? Gli adulti fanno a gara per riconoscere i bambini strappando a volte qualche risatina come di commiserazione. È tutto un gioco, anche la misurazione della temperatura e l’igienizzazione delle mani, ma l’attenzione e l’impegno sono costanti.
Ci piace ricordarlo come il GREST delle porte aperte, perché, soprattutto noi grandi, abbiamo superato la paura dell’altro e la tendenza all’isolamento a cui la pandemia ci aveva costretti. Ha vinto il NOI sull’IO.
Teresa e Nino